Achille Perilli / Wonderland





29 Aprile 2010-12 Giugno 2010
Inaugurazione: Giovedì 29 Aprile 2010 – h.19

Wonderland è il titolo della mostra che la Galleria Paola Verrengia dedica ad Achille Perilli, protagonista delle vicende artistiche italiane dal dopoguerra ad oggi. Con questo evento l’artista romano testimonia il suo rapporto con la città di Salerno e conferma il ventennale sodalizio con la Galleria.

In mostra venti “carte” inedite degli anni Cinquanta, fino ad ora custodite nell’archivio privato dell’artista, la grande tela Fata Morgana del 1969 e tre “sculture-albero” realizzate negli anni Duemila. Perilli inizia il suo lavoro su carta nel 1947, anno in cui partecipa alla fondazione del gruppo Forma 1 e redige con Accardi, Consagra, Dorazio, Sanfilippo e Turcato il “manifesto” che proclama un deciso rifiuto di tutta l’arte realistico-figurativa. Da quel momento in poi Perilli, influenzato anche dall’opera di Paul Klee, dal tardo Kandinskij e da Alberto Magnelli, si occuperà solo di problemi riguardanti la forma, il colore, la dinamica delle forze di superficie. Le “carte” della prima metà degli anni Cinquanta si distinguono per la creazione di forme nuove, organiche e dinamiche: leggerezza, calda sensualità, modalità di catturare la luce, le venature e le mille differenze del bianco, sono le caratteristiche che spingono Perilli ad intraprendere il suo viaggio nell’universo cartaceo. Segno e colore diventano gli strumenti con i quali l’artista costruisce la sua” pittura narrante”. La mostra, pensata per gli spazi della galleria, nasce da un progetto di Nadja Perilli, che attraverso le carte del 1953-54, «in cui la ricerca del colore diviene struttura», la grande tela del 1969 (Fata Morgana), punto di partenza della geometria irrazionale, e le sculture del 2008-09, crea una sorta di “mondo delle meraviglie” (Wonderland). L’albero è per Perilli la celebrazione della vita, rivela il trascorrere degli anni nel costruirsi della forma. «E’ una manifestazione dell’assoluta irrazionalità nell’estrema razionalità della natura» (Nadja Perilli). In queste opere, dove “la scommessa da vincere” è secondo Perilli quella di portare nel tridimensionale quanto è riuscito ad accumulare come immagine sulla superficie della pittura, l’artista riesce a coniugare ricerca dell’astrazione e rapporto con la natura. Gli “Alberi” della mostra “Wonderland” sono “Il luogo del sogno” (2007), “Il ricciolo nello spazio “(2008), e “La summa delle meraviglie” (2008), sculture recenti con cui l’artista sottolinea i pieni e i vuoti della struttura lignea creando una geometria essenziale e definita.

Achille Perilli nato a Roma nel 1927, vive e lavora ad Orvieto. Tra le numerose mostre personali e le rassegne internazionali cui ha partecipato si segnalano: Biennale di Venezia (1958-1962-1968), Biennale di San Paolo del Brasile (1959), International Biennal Exhibition of Prints in Tokyo (1972), Galleria Nazionale di Praga (1970),Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1988), Calcografia Nazionale e Accademia di San Luca di Roma (1992), Institut Matildenhöhe di Darmstadt in Germania (2005).